Alice e il design delle meraviglie. E’ da un po’ che penso a questo post ma tra lavoro, casa e bimbo, il tempo che resta è davvero poco. Come al solito ho dovuto rimandare ma fortunatamente ora mi sento ispirata. Perché Alice? Perché è la mia eroina preferita, fin da piccola. Ricordo che mio cugino la associava al lupo, “Alice lupo“, così la chiamava. Il motivo mi è tuttora ignoto e forse anche a lui, ad ogni modo la detestava. Personalità senza dubbio agli antipodi la mia e la sua, tutt’oggi!

In compenso ho compreso che sono proprio le passioni autentiche, quelle che nascono per istinto, a rivelare la nostra identità. E non c’è dubbio, io mi sento molto Alice e molto “nel paese delle meraviglie”.

La vita, per come la vedo, è una continua avventura, quasi un gioco, un alternarsi di alti e bassi, di prove più o meno dure. Un labirinto di cui, prima o poi, troveremo l’uscita. Peccato che un tempo, risucchiata com’ero dalle mie paranoie, non riuscissi a godermela come avrei dovuto, perlomeno mentalmente. Oggi mi sento più soddisfatta, più positiva, nonostante in apparenza la mia quotidianità sia molto più piatta di qualche anno fa. Merito di un lavoro che amo profondamente, giunto in concomitanza con la nascita di mio figlio, evento che ha messo tutto sottosopra… aggiungerei per fortuna!

Visto che Alice per me è così importante, non potevo esimermi dal dedicarle un post declinato in chiave design. Ebbene sì, esistono mobili ispirati alla celebre eroina, anche se chiamarla eroina non mi piace affatto. Per come la vedo, Alice è semplicemente una bambina curiosa, che non si accontenta di ciò che le viene propinato dall’autorità. Non necessariamente una ribelle o una rivoluzionaria, come vuole la rivisitazione cinematografica di Tim Burton, ma una ragazzina speciale, un tantino individualista e leggermente capricciosa.

Hai voglia di scoprire il design delle meraviglie? E allora…

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