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Novembre 3, 2021

L’ho scoperta qualche anno fa tramite conoscenti in comune. E il suo mondo illustrato popolato di piante e ispirazioni vintage mi ha subito conquistata. Illustratrice di grande talento, Giorgia (qui il suo sito) oggi si racconta svelandoci qualche curiosità sul suo percorso professionale e sulle origini della passione per il vintage, che influenza anche il suo modo di vestire, davvero unico e inconfondibile. A lei la parola. 

Da dove nasce la tua passione per il vintage?

Da quando ero adolescente ho sempre cercato uno stile eclettico, che fosse solo mio, e l’ho fatto pescando negli armadi dei miei parenti capi anni ’70, o sciarpe folk provenienti dalla montagna appartenute a mia nonna, mescolando contemporaneo e vintage.

giorgia bressan studio
Foto di Silvia Falcomer

Frequentavo anche mercatini assieme ai miei genitori, quand’ero ancora piccola, e fantasticavo sulla vita precedente dei capi che trovavo interessanti.

Come e quando hai iniziato a occuparti di illustrazione?

Mi è sempre piaciuto disegnare, e ho sempre avuto l’esigenza di raccogliere, collezionare immagini, locandine, riviste, reinterpretandole a modo mio. Tuttavia, fino a quando non ho dovuto scegliere un percorso universitario, non ho mai pensato che potesse essere una “vocazione” o diventare centrale nella mia vita.

Illustrazione di Giorgia Bressan

In che modo la passione per il vintage influenza il tuo lavoro? E qual è il tuo processo creativo?

Cerco di restituire nei miei disegni un pezzetto degli immaginari rétro che mi piacciono tanto. Sicuramente la passione per i pattern nasce anche dall’osservazione di capi e carte da parati vintage. Poi la natura è uno degli elementi che osservo di più, e continua ad essere una fonte d’ispirazione.

Foto di Silvia Falcomer

Avendo studiato moda e lavorato negli uffici stile, penso che il mio processo creativo attinga da quel tipo di formazione: raccolgo immagini, palette colori, e procedo per temi o collezioni di immagini. Sono abituata a ragionare per “trend”, fidandomi di ciò che mi sembra sia nell’aria e della mia ossessione del momento.

Indossi sempre abiti vintage bellissimi. Ti occupi anche di illustrazioni destinate alla moda? Cosa consigli a chi vuole intraprendere un percorso in questo ambito?

Intanto grazie dei complimenti. Il mio armadio è frutto di tanti anni di ricerca e selezione, soprattutto nell’ottica di farlo durare negli anni e renderlo molto personale.

Mi capita di disegnare pattern destinati alla stampa su tessuto o foulard, ad esempio. Da 3 anni insegno illustrazione ai futuri fashion designer dello Iuav Moda di Venezia, università nella quale mi sono laureata anche io.

autunno giorgia bressan
Pattern di Giorgia Bressan

Credo che le aziende di moda possano essere luoghi interessanti o incubi dai quali allontanarsi il prima possibile. Dipende sia dalla filosofia dell’azienda, che dalla nostra indole.

A chi vuole avvicinarsi a questo mondo consiglio di imparare a conoscersi il meglio possibile. A vent’anni, quando si dovrebbero prendere decisioni sul proprio futuro, non è affatto scontato. Capire qual è la propria vocazione e fare leva sui propri reali talenti è l’unico consiglio che mi sento di dare.

Che percorso di formazione hai seguito come illustratrice? Secondo te fare un percorso "accademico" è fondamentale?

Fino all’università non ho frequentato corsi di disegno. La mia prima insegnante di disegno, allo Iuav, è stata Natalia Resmini, illustratrice e surfer con cui sono in contatto tutt’ora. Da subito mi sono innamorata dell’acquerello, anche se la tecnica l’ho affinata negli anni, da autodidatta.

Ho invece partecipato, nel mio tempo libero, a workshop e corsi tenuti da altri illustratori, che consiglio sempre perché sono una bellissima occasione di scambio e perché chi li tiene, generalmente, ha fatto del disegno il proprio lavoro e questo è di grande ispirazione.

giorgia bressan illustrazioni
Foto di Silvia Falcomer

Immagino che una formazione accademica dia una preparazione molto approfondita, ma non
credo sia fondamentale o migliore. La scelta di diventare illustratore, in molti casi, è svincolata dal percorso di studi scelto all’età di tredici o diciott’anni. Pensando a molti miei colleghi illustratori, sono anche le diversità dei percorsi di ognuno a generare le sfaccettature più interessanti e le caratteristiche più peculiari.

Vai ghiotta di interviste? Qui trovi la scorsa intervista a Sveta, che ci spiega chi sono i rom, tra cultura e tradizioni. 

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Giorgia Bressan: intervista all’illustratrice tra ispirazioni vintage, moda e piante