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Gennaio 28, 2018

Cosa vedere, cosa fare e dove andare in Romania? Sono le classiche domande che ci poniamo prima di partire per un nuovo viaggio, senz’altro utili ma non sempre indispensabili. Fatta eccezione per i viaggi di lavoro, la pianificazione a volte ci priva della possibilità di scoprire, per puro caso, per distrazione, per incoscienza, viuzze nascoste, luoghi inaspettati, persone insolite, realtà inimmaginabili.

Tutt’oggi penso che il viaggio debba spingersi oltre la visita dei Beni Culturali, per quanto interessanti, ma questo accade solo quando siamo disposti ad immergerci nella realtà ospitante, a confonderci con essa, ad assaporarla, annusarla, toccarla. I viaggi di questo tipo aiutano a guardare il mondo da altre prospettive e ad ampliare gli orizzonti.

Ecco perché desidero portarvi in luoghi sconosciuti, destinazioni insolite, tra artisti locali, motivi decorativi tradizionali e curiosità del folklore (parte integrante di qualunque popolo), riscoprendo l’arte di viaggiare per conoscere nuove culture, per spingersi oltre le apparenze, senza per questo disdegnare gli itinerari turistici classici.

Certo, per capire un’altra cultura non basta qualche giorno, ma il turismo responsabile è un primo passo in tale direzione perché riconosce la centralità della comunità ospitante, rispettandola e promuovendo un’interazione con gli abitanti.

UNA SETTIMANA IN ROMANIA

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Ma ora bando alle ciance, torniamo alla nostra destinazione, la Romania: l’abbiamo esplorata su Instagram durante la settimana appena trascorsa (qui @mirabilinto) passando dal folcloristico Cimitero Allegro o Cimitirul Vesel, alle maestose e originali ville di Buzescu, la città dei rom, accompagnando il tour virtuale con le mie illustrazioni e mappe tematiche, che trovate in vendita su Society6, sotto forma di cuscini, cartoline, orologi, e sul mio shop Etsy Mirabilinto.

Con questo post desidero concludere la settimana di viaggio in Romania riassumendo, per chi se lo fosse perso, il nostro tour e offrendo alcuni consigli di viaggio in più. Vi parlerò anche di una chicca legata al volontariato e al turismo alternativo.

Prima di continuare ci tengo a precisare che ogni domenica, d’ora in avanti, pubblicherò un articolo riassuntivo sulla destinazione visitata in settimana sul profilo Instagramin cui troverete i link per l’acquisto delle mappe e delle illustrazioni a tema, regali a sorpresa, curiosità inedite sui viaggi solidali e le vacanze alternative.  In questo modo, se doveste perdervi una delle destinazioni settimanali, potrete sempre recuperarla qui sul blog.

METE DELLA ROMANIA: DAL CIMITERO ALLEGRO A BUZESCU

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Collezione “Sporty Sapanta” di Lana Dumitru ispirata al Cimitero Allegro

Avete notato la collezione di abiti soprastante??? L’ho appena scoperta e me ne sono innamorata perdutamente. L’ha ideata la fashion designer romena Lana Dumitru ispirandosi proprio al Cimitero Allegro, o Cimitirul Vesel, che abbiamo visitato in settimana. Si tratta di una collezione sportiva che rivisita in chiave moderna i disegni naif delle lapidi “allegre”. Se ci fate caso, sugli abiti sono riportati proprio i defunti intenti a raccontarsi.

Il cimitero allegro di Săpânța , situato nel distretto di Maramureș a nord della Romania, venne ideato dal contadino scultore Stan Ioan Pătraș negli anni 30′ quando iniziò a dipingere le croci lignee di blu, abbellendole con motivi folkloristici locali, aggiungendo in seguito figure umane intente a raccontare la propria morte o il proprio lavoro. Vi si trovano pastori, contadini, tessitori, musicisti… tutti “morti che parlano“. I versi che accompagnano ogni croce sono infatti scritti in prima persona dal defunto, con un tono ironico. Oggi il cimitero allegro è Patrimonio dell’Umanità e uno dei luoghi poco conosciuti da visitare più belli e curiosi al mondo.

Ecco qualche citazione direttamente dal mondo dei morti:

La grappa è un veleno puro che porta pianto e tormento. Anche a me li ha portati. La morte mi ha messo sotto i piedi. Coloro che amano la buona grappa Come me patiranno. Perché io la grappa ho amato, con lei in mano sono morto. (Qui giace Dumitru Holdis, vissuto 45 anni, morto di morte forzate nel 1958)

Io riposo qui e mi chiamo Braieu Toader. Finché ero vivo molte cose mi piacevano. Bere, mangiar bene e andar a donne. Ho amato molto la vita finché ho potuto baciare.
Quando sono invecchiato, tutti mi hanno odiato. Ho lasciato la vita a 73 anni

E ora passiamo a Buzescu, città a prevalenza rom situata nel distretto di Teleorman. Molti la sconsigliano perché i rom tendono a essere diffidenti con gli stranieri ma non lasciatevi intimorire da qualche sguardo, un giretto a Buzescu è assolutamente fattibile, meglio ancora se conoscete qualcuno nelle vicinanze. Potrà farvi da mediatore qualora voleste porre delle domande.

Ciò che maggiormente colpisce il visitatore che giunge a Buzescu sono le ville gypsy, costruite dopo la fine del comunismo, eccessive, deliranti, fantasiose. Fra stemmi di Mercedes, torrette gotiche, colonne e capitelli, Buzescu è un tripudio di ostentazione. Ed è proprio questo il bello! I rom sono conosciuti per il loro stile faraonico, i colori accesi, gli eccessi e anche per il desiderio di indipendenza dai Gadže (Gagé), i non rom. Legittimo ma non sempre ben visto.

PARADA: L’ASSOCIAZIONE DI BUCAREST E IL TURISMO ALTERNATIVO

Parada Italia onlus è un’associazione di volontariato indipendente che lavora a favore dei ragazzi di strada di Bucarest, fondata in origine dall’algerino Miloud Oukili. La conosco da anni e la caratteristica che mi è rimasta impressa riguarda il programma artistico: l’associazione promuove infatti l’arte circense insegnandola ai ragazzi di strada. Gli spettacoli organizzati di volta in volta permettono ai bambini di partecpare a tournèe internazionali aprendo loro le porte di un nuovo mondo e di nuove professioni artistiche.

Fra l’altro Parada organizza delle particolari visite a Bucarest per guardare la capitale romena da un’altra prospettiva, attraverso la guida di ex ragazzi di strada. Non un tour compassionevole, ma un’esperienza diversa per imparare ad osservare il mondo con occhi nuovi.

2 commenti su “Viaggi alternativi: alla scoperta della Romania”

  1. Ciao Anna, che bello vederti qui! Grazie! La Romania in effetti è stata una bella scoperta, ci torno sempre volentieri e si scoprono ogni volta cose nuove 😉

  2. Pingback: TURISMO ALTERNATIVO: ALLA SCOPERTA DEL FOLKLORE DELL'UCRAINA - MIRABILINTO

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Viaggi alternativi: alla scoperta della Romania